Aggressioni in pronto soccorso: l’Agenzia di Controllo presenta il progetto “Un minuto prima”

01 aprile 2020

News & Eventi

Aggressioni in pronto soccorso: l’Agenzia di Controllo presenta il progetto “Un minuto prima”

 

Milano - Un sistema di rendicontazione degli episodi di aggressione in pronto soccorso uguale per tutti gli ospedali lombardi e la promozione di best practice per la prevenzione del fenomeno. Sono gli obiettivi del progetto “Un minuto prima - Verifica delle risorse e dei provvedimenti attuati e programmati nelle strutture lombarde per il controllo degli episodi di violenza in pronto soccorso”, messo a punto dall’Agenzia di Controllo del Sistema Sociosanitario lombardo. 

L’iniziativa sperimentale è stata presentata il 20 febbraio scorso nella sede dell’Agenzia, a Milano. All’incontro sono intervenuti i rappresentanti degli enti coinvolti nella prima fase di “Un minuto prima”: le Asst Lariana, Rhodense e Valle Olona e l’Ircss Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, l’Ats di Bergamo e l’U.O. Prevenzione della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. Le quattro strutture sanitarie inserite nel gruppo di lavoro sono state individuate tra quelle che applicano i sistemi di analisi più raffinati e, al contempo, hanno adottato provvedimenti – vigilanza, chiusura dei varchi di accesso nelle ore notturne, presenza di associazioni di volontariato, ecc. – per prevenire situazioni che potrebbero trasformarsi in aggressioni, portare a danneggiamenti di beni aziendali e interferire con l’erogazione delle cure. 

Le aggressioni in ospedale 

La violenza verbale e fisica contro gli operatori sanitari rappresenta un fenomeno emergente e sottostimato. Da un punto di vista dell’analisi quantitativa e qualitativa della casistica degli eventi violenti, molti sono i soggetti che se ne sono occupati (Ministero della Salute, Agenas, Regioni, Strutture Sanitarie, Sindacati, Ordini professionali), ma la disomogenea applicazione degli strumenti di rendicontazione o, in taluni casi, l’assenza di modalità di reperimento dei dati insieme alla resistenza degli aggrediti a segnalare o denunciare non consentono di fotografare correttamente la situazione attuale e, di conseguenza, di intervenire efficacemente. 

L’Agenzia di Controllo ha dunque deciso di avviare questa progettualità con un focus sul reparto che, secondo le stime disponibili a livello nazionale, è quello, insieme alla Psichiatria, in cui si verifica un elevato numero di agiti aggressivi contro il personale ed è considerato tra i più a rischio. 

Gli episodi di aggressione contro gli operatori del Servizio Sanitario costituiscono eventi “sentinella”, in quanto segnali di situazioni di rischio o vulnerabilità, e hanno un forte impatto sulla sicurezza del luogo di lavoro e sulla sicurezza delle cure che 

andrebbe affrontato sia in termini di prevenzione sia di contenimento con adeguate misure, come previsto dalla raccomandazione n. 8/2007 del Ministero della Salute. Tra le indicazioni suggerite dal Ministero vi sono provvedimenti strutturali, tecnologici, organizzativi e attività formative. Nell’affrontare il problema, però, non è possibile prescindere da considerazioni sull’aspetto relazionale operatore-paziente e sul tema più generale dell’accoglienza e della gestione dell’attesa, in quanto l’utenza in ospedale vive situazioni di stress e/o di fragilità. 

Acss, dunque, intende anche promuovere, all’interno delle strutture sanitarie regionali dotate di Pronto Soccorso, tutte quelle soluzioni che possono risultare efficaci nel contenimento del fenomeno, da condividere attraverso il gruppo di lavoro e incontri ad hoc. 

L’Agenzia elaborerà i risultati della sperimentazione e inserirà una sintesi del progetto nel Piano dei Controlli e Protocolli Quadro per l’anno 2021.

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Responsabile della pubblicazione: Ufficio Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 07/04/2020