Coronavirus: l’UE vara le linee guida per le app di tracciamento

21 maggio 2020

Coronavirus: l’UE vara le linee guida per le app di tracciamento

 

Bruxelles – Gli Stati membri dell’Unione Europea, con il sostegno della Commissione europea, hanno presentato le linee guida di interoperabilità per le applicazioni mobili di tracciamento dei contatti che saranno utilizzate per monitorare i contagi da virus Sars-Cov 2. Si tratta di indicazioni che, alla fine dei lockdown e in vista del ripristino della libera circolazione delle persone, potranno essere applicate dai Paesi membri anche per individuare le catene d’infezione transfrontaliere. 

Le linee guida prevedono per le app, innanzitutto, l’utilizzo della tecnologia Bluetooth. L'installazione da parte dei cittadini, inoltre, dovrà essere volontaria e i dati dovranno essere trasmessi in forma anonima e aggregata. 

Secondo la Commissione Ue, le app dovrebbero "stimare con sufficiente precisione" la distanza (circa 1 metro) da una persona positiva al Covid-19, in modo da segnalare l'aumentato rischio di contatto. Non è invece ammessa la geolocalizzazione: “I dati sulla posizione dei cittadini - specifica la Commissione - non sono necessari né consigliati ai fini del tracciamento del contagio". La loro rilevazione, infatti, creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy. 

Le applicazione scelte dai governi, infine, dovranno consentire l’utilizzo di un "ID anonimo e temporaneo" e dovranno essere smantellate al termine del periodo di emergenza. 

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Responsabile della pubblicazione: Ufficio Comunicazione
Ultimo aggiornamento: 21/05/2020